Martedì 7 Maggio 2024 15:05
Giacomo. Un intervento d’arte drammatica in ambito politico
10/06/24
Teatro Argentina - Teatro di Roma
Giacomo Matteotti [22 maggio 1885 – Roma, 10 giugno 1924] è stato il segretario del PSU dal 1922 al 1924, prima della presa del potere da parte del regime fascista in Italia. Fu studioso di diritto penale e di pubblica finanza; organizzatore di leghe bracciantili, amministratore e sindaco di alcuni comuni del Polesine, deputato per tre legislature. Apostolo di verità e di ragione, esempio di coraggio morale e fisico, morì il 10 giugno 1924, a 39 anni, per mano di una banda di fascisti per ordine di Benito Mussolini.
Giacomo vuole porre in risalto il discorso politico di Matteotti, mettendo a confronto due dei suoi interventi in Parlamento: quello del 31 gennaio 1921, in cui denuncia le connivenze tra le forze politiche borghesi e le squadracce fasciste, e quello del 30 maggio 1924, l’ultima seduta a cui Matteotti partecipò prima di essere assassinato, in cui contesta i risultati delle elezioni dell’aprile di quell’anno.
Questa tragedia, politica e antispettacolare, consiste nella riproposizione delle parole di Matteotti nella loro nuda e terrificante verità.
I principali temi sui quali il lavoro invita a riflettere sono il senso della militanza politica, i diritti di cittadinanza, la possibilità di opporsi alla violenza fascista con il richiamo ai valori di libertà e democrazia, ma anche il ruolo del teatro nella società, in un modo in cui gli ideali diventano opera d’arte.
dai verbali delle assemblee parlamentari del 31 gennaio 1921 e del 30 maggio 1924
progetto Elena Cotugno e Gianpiero Alighiero Borgia
testi di Giacomo Matteotti con interruzioni d’Aula
drammaturgia di Elena Cotugno e Gianpiero Borgia
ideazione, coaching, regia e luci Gianpiero Borgia
con Elena Cotugno
coproduzione TB e Artisti Associati Gorizia
con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri
con il patrocinio di Comune di Fratta Polesine,
Fondazione Giacomo Matteotti,
Fondazione di Studi Storici “Filippo Turati”
e Fondazione Circolo Fratelli Rosselli
Giacomo vuole porre in risalto il discorso politico di Matteotti, mettendo a confronto due dei suoi interventi in Parlamento: quello del 31 gennaio 1921, in cui denuncia le connivenze tra le forze politiche borghesi e le squadracce fasciste, e quello del 30 maggio 1924, l’ultima seduta a cui Matteotti partecipò prima di essere assassinato, in cui contesta i risultati delle elezioni dell’aprile di quell’anno.
Questa tragedia, politica e antispettacolare, consiste nella riproposizione delle parole di Matteotti nella loro nuda e terrificante verità.
I principali temi sui quali il lavoro invita a riflettere sono il senso della militanza politica, i diritti di cittadinanza, la possibilità di opporsi alla violenza fascista con il richiamo ai valori di libertà e democrazia, ma anche il ruolo del teatro nella società, in un modo in cui gli ideali diventano opera d’arte.
dai verbali delle assemblee parlamentari del 31 gennaio 1921 e del 30 maggio 1924
progetto Elena Cotugno e Gianpiero Alighiero Borgia
testi di Giacomo Matteotti con interruzioni d’Aula
drammaturgia di Elena Cotugno e Gianpiero Borgia
ideazione, coaching, regia e luci Gianpiero Borgia
con Elena Cotugno
coproduzione TB e Artisti Associati Gorizia
con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri
con il patrocinio di Comune di Fratta Polesine,
Fondazione Giacomo Matteotti,
Fondazione di Studi Storici “Filippo Turati”
e Fondazione Circolo Fratelli Rosselli
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